Italien, 11. Juni 1995 : Aufhebung der Unterbrecherwerbung im Fernsehen
Gebiet | Italien | |
┗━ Stellung | unabhängiger Staat | |
Datum | ||
Vorlage | Aufhebung der Unterbrecherwerbung im Fernsehen | |
┗━ Fragemuster | Entscheidungsfrage | |
┗━ Gesetzliche Grundlage | Fakultatives Referendum → durch Volk → bindend → Stufe: Gesetz → teilweise Aufhebung | |
Ergebnis | verworfen | |
┗━ Mehrheiten | gültige Stimmen, 50% + 1 Stimme Mindestbeteiligung | |
Stimmberechtigte | 48'458'754 | |
Stimmbeteiligung | 28'164'078 | 58,11% |
Stimmen ausser Betracht | 1'133'873 | |
┗━ Leere Stimmen | 803'308 | |
┗━ Ungültige Stimmen | 330'565 | |
Gültige (= massgebende) Stimmen | 27'030'205 | auf die gültigen Stimmen bezogen |
┗━ Ja-Stimmen | 11'985'670 | 44,34% |
┗━ Nein-Stimmen | 15'044'535 | 55,66% |
Bemerkungen |
Zulässig gemäss Urteil 8/1995 vom des Verfassungsgerichts.
Originaltext:
(11) MARRONE [Mammì 2] Sistema radiotelevisivo, pubblicità:
abolizione della possibilità di inserire messaggi pubblicitari durante
ciascun tempo o atto di film, opere teatrali, liriche o musicali.
Titolo: Interruzioni dei programmi televisivi.
Promotori: Comitato promotore per i referendum sulla legge Mammì (composto da PDS, Rifondazione Comunista, ACLI, ARCI, Sindacato edicolanti, ANAC, Avvenimenti, Movi, altre associazioni). Colore scheda Marrone. Legge di riferimento N. 223/90, art. 8, c.3 (Legge Mammì). Quesito "Volete voi che sia abrogato l'articolo 8, comma 3, secondo periodo, limitatamente alle parole "per le opere di durata programmata superiore a 45 minuti è consentita una ulteriore interruzione per ogni atto o tempo. E' consentita una ulteriore interruzione se la durata programmata dell'opera supera di almeno venti minuti due o più atti o tempi di quarantacinque minuti ciascuno" della legge 6 agosto 1990, numero 223, pubblicata in G.U. 9 agosto 1990, n 185, S.O., recante "Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato"? Con questa richiesta referendaria si intende limitare la possibilità di inserimento di messaggi pubblicitari durante la messa in onda di spettacoli teatrali e cinematografici. L'esito abrogativo della proposta consentirebbe l'inserimento degli spot soltanto durante gli intervalli abitualmente effettuati nelle sale cinematografiche e teatrali. La difesa di questo indirizzo restrittivo deve comunque tenere conto: della creazione dei mercati specializzati di pay-tv per la messa in onda di spettacoli senza messaggi pubblicitari, e della riduzione delle possibilità di programmazione che seguirebbe ad una disciplina restrittiva. | |
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