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Italien, 17. April 2016 : Aufhebung der Lizenzen für Probebohrungen im Meer

Gebiet Italien
┗━ Stellung unabhängiger Staat
Datum
Vorlage Aufhebung der Lizenzen für Probebohrungen im Meer
┗━ Fragemuster Entscheidungsfrage
┗━ Gesetzliche Grundlage Fakultatives Referendum → durch Regionalräte → bindend → Stufe: Gesetz → teilweise Aufhebung
Ergebnis verworfen
┗━ Mehrheiten gültige Stimmen, 50% + 1 Stimme Mindestbeteiligung
Stimmberechtigte 50'681'772
Stimmbeteiligung 15'806'488 31,19%
Stimmen ausser Betracht 273'166
┗━ Leere Stimmen 104'413
┗━ Ungültige Stimmen 168'753
Gültige (= massgebende) Stimmen 15'533'322auf die gültigen Stimmen bezogen
┗━ Ja-Stimmen 13'334'607 85,85%
┗━ Nein-Stimmen 2'198'715 14,15%
Medien Stimmzettel
Bemerkungen Am reichen zehn italienische Regionen (Puglia, Sardegna, Molise, Basilicata, Marche, Abruzzo, Calabria, Veneto, Campania, Liguria) sechs Referenden zum Verbot von Probebohrungen im Meer ein. Die Corte di Cassazione erklärt die Referenden am für zustandegekommen. Am tritt das "Stabilitätsgesetz" (legge 28 dicembre 2015, n. 208 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)) in Kraft, das eine Vielzahl anderer Gesetze ändert, darunter auch die Bestimmungen für Probebohrungen. Am erklärt sie daher fünf von sechs Referenden als gegenstandslos und überweist das sechste der Corte costituzionale, die es am für zulässig erklärt. Da sich die gesetzliche Grundlage geändert hat, formuliert sie die Frage neu.

Die Regierung will die Volksabstimmung wegen "organisatorischer Probleme" nicht mit den Lokalwahlen vom zusammenlegen. Staatspräsident Mattarella setzt sie am (Gazzetta Ufficiale n. 38/2016) an. Die Urnen sind von bis geöffnet.

Fakultatives Gesetzesreferendum nach Art. 75 der Verfassung durch mindestens fünf Regionalräte. Für die Gültigkeit muss die Mehrheit der Stimmberechtigten teilnehmen. Dieses Quorum wird nicht erreicht.

Abstimmungsfrage:
"Divieto di attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in zone di mare entro dodici miglia marine.
Abrogazione della norma di esenzione da tale divieto per i procedimenti concessori in corso al 26 agosto 2010 e per i procedimenti autorizzatori e concessori conseguenti e connessi a titoli abilitativi
Volete voi che sia abrogato art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale", come sostituito dal comma 239 dell'art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)", limitatamente alle seguenti parole:
"per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale"?"

Eingereichte Abstimmungsfrage:
"Volete voi che sia abrogato l'articolo 6, comma 17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale", come sostituito dall'articolo 35, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, "Misure urgenti per la crescita del Paese", convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, limitatamente alle seguenti parole:
"procedimenti concessori di cui agli articoli 4, 6 e 9 della legge n. 9 del 1991 in corso alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 29 giugno 2010 n. 128 ed i procedimenti autorizzatori e concessori conseguenti e connessi, nonché l'efficacia dei";
"alla medesima data, anche ai fini della esecuzione delle attività di ricerca, sviluppo e coltivazione da autorizzare nell'ambito dei titoli stessi, delle eventuali relative proroghe e dei procedimenti autorizzatori e concessori conseguenti e connessi. Le predette attività sono autorizzate previa sottoposizione alla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui agli articoli 21 e seguenti del presente decreto, sentito il parere degli enti locali posti in un raggio di dodici miglia dalle aree marine e costiere interessate dalle attività di cui al primo periodo, fatte salve le attività di cui all'articolo 1, comma 82-sexies, della legge 23 agosto 2004, n. 239, autorizzate, nel rispetto dei vincoli ambientali da esso stabiliti, dagli uffici territoriali di vigilanza dell'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse, che trasmettono copia delle relative autorizzazioni al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare"?"

Quellen
Vollständigkeit Endergebnis
Letzte Änderung